ESCURSIONI SULL'ETNA (1)

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Escursione pedonale al RIFUGIO GALVARINA (PARCO REGIONALE DELL’ETNA)

di Giovanni Mineo

E’ un itinerario che attraversa la cosiddetta “Pineta di Adrano”, un bosco di pini larici compreso tra le quote 1400 e 1700 del versante occidentale dell’Etna, per poi raggiungere i 1800 metri del piccolo Rifugio Galvarina.

Difficoltà del percorso:  T (turistico), su piste forestali.

Periodi consigliati:  primavera e autunno. Possibile anche d’estate. 

Luogo di partenza e accesso automobilistico:  dal paese di Adrano si percorre l’unica strada che risale le pendici del vulcano (cartelli turistici che indicano “Etna” e “Pineta”) attraverso il tipico paesaggio a ginestre etnee, querceti e castagneti. Dopo circa 9 Km dal paese si svolta a sinistra seguendo l’indicazione “Monte Intraleo”: si segue tutta la strada fino al  posteggio terminale che dà accesso al demanio forestale. 

Note dscrittive:  dal parcheggio si entra dentro il demanio forestale denominato “Demanio Etneo” (presenza di cancello con passaggio pedonale laterale). Si percorre la pista forestale seguendo i cartelli indicatori per il Rifugio Galvarina. La pineta è un fitto bosco di pini larici di diverse età e dimensioni:  ci sono i grandi esemplari e ci sono le giovani piantine, quest’ultime indice di un vitale rinnovamento naturale non disturbato.  La presenza del bosco ci dice che in questo luogo la lava non arriva da parecchie centinaia di anni, tant’è vero che il bosco ricopre anche diversi antichi vulcanetti, tra questi il Monte Albano, raggiungibile con una breve deviazione.  Poco oltre  il Monte Albano, si esce dal bosco, la vista si allarga sui ripidi e spogli pendii che ci separano dai crateri sommitali (frequentemente coperti da nuvole e nebbie).

Agevolmente si giunge al rifugio Galvarina, uno dei numerosi rifugi presenti sulla lunga pista forestale che attraversa in quota tutto il versante occidentale del vulcano.  Da qui, nelle giornate limpide, ampia visuale sull’entroterra della Sicilia orientale, dai Nebrodi agli Erei  fino agli Iblei; non manca la possibilità di intravedere anche le lontane Madonie.

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