Monte Carcaci e Carcaciotto

Artemisia
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Il rilievo

Monte Carcaci (m 1196) è un rilievo costituito da calcari, calcilutici, calcareniti e marne depositatesi in ambiente di bacino tra il Triassico ed il Miocene.. E' uno dei rilievi principali dei Monti Sicani, circondato da altri rilievi notevoli come Monte Barracù (m 1457), Monte Rose (m 1436), Serra del Leone (m 1317) e Monte Cammarata (m 1578). La presenza di queste quote a breve distanza tra loro contribuisce a creare un clima locale sufficientemente umido da alimentare una discreta rete idrografica con torrenti, stagni temporanei e stagni permanenti. Gli strati calcari si presentano spesso sottili e regolari e ricordano localmente dei muretti a secco

Il bosco

La natura carbonatica del suolo, le quote ed il regime idrico determinano lo sviluppo della associazione vegetale denominata Sorbo Torminalis - Quercetum Virgilianae che comprende specie quali Quercus ilex, Q. amplifolia, Fraxinus ornus, Acer campestre e Sorbus torminalis. oltre a Rubus hirtus, Daphne laureola, Clematis vitalba, Hedera helix, Euphorbia amygdaloides subsp. arbuscula, Sorbus aucuparia. Il bosco naturale di Monte Carcaci è quindi un querceto basifilo (suoli carbonatici) dove si alternano la dominanza il leccio e querce del gruppo della roverella.

Gli stagni temporanei nei pressi del rifugio

Gli stagni temporanei si riempiono con le piogge autunnali di un sottile strato d'acqua, per tornare completamente asciutti in primavera inoltrata o in estate. L'alternanza di periodi umidi e secchi fa sì che questi specchi d'acqua ospitino soltanto fauna e flora in grado di superare, con strategie diverse, la stagione secca. Basta avvicinarsi alle sponde, osservando l'acqua con attenzione, per scorgere piccoli crostacei di varia forma e dimensione: Copepodi calanoidi, crostacei grandi due o tre millimetri con antenne più lunghe del corpo, Anostraci, crostacei lunghi fino a due centimetri che nuotano con la parte dorsale verso il basso. Questi animali si nutrono di fitoplancton filtrando l'acqua, mentre gli Ostracodi, presenti numerosi, sono detritivori e hanno due piccole valve semichiuse da cui fuoriescono gli arti. Il ciclo vitale di questi animali è proporzionale alla fase umida della pozza; prima del prosciugamento stagionale producono uova durature, o cisti, capaci di rimanere vitali nel fango dissecato anche per molti anni, pronti a completare lo sviluppo al ritorno dell'acqua. La vegetazione acquatica è caratterizzata dal genere Ranunculus con tre diverse specie: il raro Ranunculus tricophillus un ranuncolo acquatico con le foglie filiformi, il Ranunculus acquatilis e il R. peltatus quesi ultimi due presentano dimorfismo fogliare o eterofillia con foglie sommerse filamentose e foglie aeree laminate e lobate. Altre piante acquatiche sono l'Alisma plantago-acquatica, il Potamogeton natans.

Fauna

La fauna di carcaci annovera il raro Picchio rosso maggiore che necessita di vecchi alberi e vecchi tronchi morti colonizzati da insetti xilofagi di cui si nutre. I picchi sono sempre più rari in Sicilia per la cattiva abitudine dei gestori dei boschi di eliminare gli alberi vecchi parzialmente morti ideali per lo sviluppo di una ricca entomofauna che è alla base di una altrettanto complessa rete alimentare. Molti i rapaci che frequentano il Carcaci tra cui lo Sparviere, in grado di cacciare all'interno dei boschi, il Nibbio bruno, la Poiana, il Falco pellegrino e l'Aquila del Bonelli. Avvistato anche il Capovaccaio, il più piccolo avvoltoio europeo.

Gli stagni permanenti

Il Carcaciotto è invece uno stagno che, pur subendo forti variazioni di livello idrico nel corso dell'anno, mantiene una parte centrale che non si prosciuga mai. E' interessante notare le variazioni concentriche della flora dal centro dello stagno alla periferia determinata dal tempo di invaso e dall'umidità.

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