L'attività svolta è stata sostanzialmente quella prevista dal progetto presentato: dieci escursioni in totale di cui tre in grotta, una al Qanat della Vignicella, una al Pozzo Edison e Villa Malfitano e cinque tra le montagne intorno a Palermo. Ad usufruirne è stata la scuola media "G.Mazzini".
Tre variazioni al programma:
Tre escursioni sono state dedicate alla speleologia:
Le grotte sono state particolarmente apprezzate dai ragazzi in quanto ambienti per loro completamente nuovi, in nulla simili alle loro precedenti esperienze. Sono stati attenti alle spiegazioni relative alla loro origine geologica ed importanza come lougo di fossilizzazione di animali continentali e anche alle tracce della frequentazione umana; a quest'ultimo riguardo ci siamo soffermati sull'interpretazione delle scene ritratte dai paleolitici alla Grotta dei Graffiti (Addara II) e all'esame dei resti dei loro pasti costituiti da molluschi marini (Patella ferruginea) e vertebrati all'Antro della Regina.
Le rimanenti escursioni sono state brevi passeggiate tematiche in ambienti naturali prossimi alla città, un secondo esempio di cavità artificiale e un giardino del settecento:
Dell'esperienza ci è rimasta la piacevole soddisfazione di vedere i ragazzi intenzionati a proseguire la frequentazione delle grotte e delle montagne.
Relazione attività svolta per il "tempo destate 99"
secondo il progetto presentato dagli operatori:
Per le Scuole Medie Statali "XXVII Maggio" e " Michelangelo Buonarroti"
Siamo partiti dal presupposto di offrire ai ragazzi uno stile descursionismo che difficilmente avranno occasione di provare con altre iniziative analoghe al "Tempo destate. Difficilmente perché, nonostante negli ultimi anni sia cresciuto il numero di persone che si dedicano ad attività in montagna, pochi si cimentano nellescursionismo scolastico che comporta molto spesso un maggiore impegno, una maggiore attenzione e soprattutto una maggiore responsabilità.
Noi ci crediamo ancora e abbiamo svolto il nostro programma così come lo abbiamo presentato, guidando i nostri ragazzi in vere e proprie escursioni di mezza giornata sui rilievi che circondano Palermo. Per i ragazzi è stata la scoperta di un mondo nuovo e da loro abbiamo avuto le maggiori soddisfazioni: alcuni di loro si sono trasformati in accompagnatori tornando con i loro genitori sui luoghi che con noi hanno imparato a conoscere ed apprezzare ed altri ci hanno chiesto di tornare con loro, dopo lestate, con un programma da concordare con la scuola.
Laspetto che i ragazzi hanno apprezzato di più è stato naturalmente quello speleologico, o carsico. Per quanto, avendo a disposizione solo quattro uscite, abbiamo dovuto tagliare gran parte del programma "Grotte" da noi svolto nel 1997, siamo lo stesso riusciti a portare i ragazzi ad esplorare qualche piccola cavità della Moarda (Altofonte), a scoprire ed interpretare le tracce del passato visibili allAntro della Regina di Capo Gallo e il labirinto di pozzi e fratture presenti alla sommità del M. Petroso (S. Martino).
Li abbiamo lasciati a volte liberi di muoversi da soli alla scoperta dalcuni angoli naturali di particolare suggestione, sempre tenendoli docchio con discrezione, e loro sono sempre tornati con un carico di nuove interessanti domande. Li abbiamo fatti camminare anche su terreno naturale privo di sentieri, ad esempio la fitta lecceta di M. Petroso e brevi tratti nel Bosco di Costalunga, e i ragazzi hanno conosciuto un rapporto direttissimo con la natura, libero dalla mediazione di quel primo umile segno dantropizzazione che è il sentiero.
Bosco naturale, bosco artificiale, fossili, cristalli di calcite, la macchia, le piume degli uccelli, gli aghi dellistrice e tante altre cose, sono state oggetto dinteresse da parte dei ragazzi. Una serie dimmagini che costituiranno, a nostro avviso un invito, nel loro futuro, a riavvicinarsi alla natura e, possibilmente, anche alle scienze che di essa si occupano.
Le nostre escursioni sono state nellordine:
Relazione attività svolta per il "tempo destate 2000"
secondo il progetto presentato dagli operatori:
Realizzato con la Scuola Media Statale "Leonardo da Vinci"
Sia il programma che le modalità di realizzazione sono rimasti identici a quelli del 1999. Abbiamo accompagnato i ragazzi della Leonardo da Vinci in luoghi che non avevano mai visto e dei quali sono rimasti sorpresi. Li abbiamo impegnati in vere e proprie brevi escursioni per sentieri, paesaggi carsici e boschi impenetrabili. La conquista della cima del Monte Petroso, soprattutto, si è trasformata per loro in una avventura indimenticabile.
Gli alunni che abbiamo avuto affidati quest'anno sono stati sorprendentemente facili da coinvolgere ed interessare; non abbiamo dovuto ricorrere, infatti, ad alcun trucco del mestiere. La loro disponibilità ed il loro entusiasmo a vivere questa esperienza sono stati del tutto spontanei e grazie al loro inconsueto senso di responsabilità siamo riusciti ad instaurare con loro un dialogo alla pari.
Non sappiamo se questa loro "maturità" sia da circoscrivere al particolare gruppo che casualmente si è costituito o sia un segnale della tendenza generale delle nuove generazioni a vivere in maniera meno conflittuale il rapporto con gli adulti e con i coetanei. Sarebbe interessante approfondire con gli insegnanti questo tema.
Nonostante molti di loro abbiano partecipato a precedenti edizioni del "tempo d'estate", non hanno mai fatto nulla di simile al nostro programma; proprio perché, come già scrivemmo nel 1999, pochi operatori si cimentano nellescursionismo inteso come un percorso a piedi volto a conoscere luoghi altrimenti inaccessibili; perché questo comporta esperienza reale e pratica, maggiore impegno, attenzione e responsabilità
.Lasciandoci motivare dalla curiosità spontanea dei ragazzi, anche quest'anno abbiamo avuto occasione di parlare con loro di boschi naturali e artificiali, fiumi, fossili, cristalli di calcite, macchia, alpinismo, aghi districe, ecc.. Abbiamo risposto alle domande che ci hanno posto e abbiamo illustrato i reperti e le tracce che loro stessi hanno rinvenuto durante le escursioni. Questo è stato il nostro piccolo contributo a stimolare il loro interesse per la natura e per le scienze naturali, facendo in questo modo Educazione Ambientale. La conoscenza della natura è infatti il primo passo per poterla amarla e tutelare.
Le nostre escursioni sono state nellordine:
Per un sentiero nella pineta abbiamo incontrato un pagliaio costruito dalla forestale con la stessa tecnica di quelli che costruiti dai pastori. Poi abbiamo proseguito fino a dove affiora uno spesso strato si roccia carbonatica profondamente carsificata con cavità facilmente accessibili per le esplorazioni da parte dei nostri giovani amici
Escursione nel bosco gestito dalla forestale che insieme alla flora rimboschita presenta interessanti essenze mediterranee. Dopo trenta minuti di cammino siamo arrivati ad uno spiazzo erboso dove abbiamo organizzato alcuni giochi con una corda dinamica. Alcune ragazze ci hanno fatto apprezzare poco i suoni della natura perché hanno cantato in coro!
Avventura attraverso la lecceta e tra le rocce per la conquista della vetta del Monte Petroso. Si è presto instaurato nel gruppo un clima di euforia e i ragazzi che si sono immedesimati in una vera e propria spedizione alpinistica con tanto di discesa da un roccione con l'assicurazione di una corda.
Abbiamo deciso di non andare nella Valle del Porco a Monte Pellegrino perché invasa dalle zecche, abbiamo optato quindi per la ormai collaudata escursione a Capo Gallo, dove, considerata l'elevata temperatura della giornata è stato particolarmente piacevole tuffarsi in acqua.
Relazione attività svolta per il "tempo destate 2001.
operatori:
Per la Scuola Elementare "Leonardo da Vinci"
Questo è stato per noi il quinto anno di impegno nel Tempo d'Estate del Comune di Palermo, ma il primo in cui abbiamo lavorato con la scuola elementare. La cosa non è stata per noi motivo di disorientamento in quanto da anni svolgiamo attività professionale autonoma di educazione ambientale con bimbi e giovani di tutte le età.
Negli anni precedenti, con le scuole medie affidateci dal Comune, abbiamo elaborato una sintesi tra osservazioni naturalistiche, attività ludiche ed attività sportive, cercando intenzionalmente di spingere i ragazzi a cimentarsi con difficoltà crescenti di percorso.
Sappiamo che il miglior modo per coinvolgere bambini di questa età è l'attività ludica, anche nell'escursionismo e nella scoperta di nuovi spazi e di nuovi oggetti. Quest'anno, con i ragazzi della scuola elementare, abbiamo ridotto la parte atletica per lasciare più spazio al gioco ed alla manipolazione degli oggetti naturali; abbiamo cercato, ad esempio, di fare immedesimare i ragazzi con gli animali del bosco facendogli reperire materiali da utilizzare per la costruzione di ripari e capanne.
Abbiamo ridotto un po' la lunghezza e le difficoltà delle escursioni, per avere più tempo per i giochi e le osservazioni. Durante l'escursione a Monte Petroso, ad esempio, abbiamo costruito per loro un piccolo parco giochi tra gli alberi con altalene e teleferiche utilizzando corde e materiali alpinistici.
Una delle tre uscite l'abbiamo dedicata, come consueto, alla conoscenza del sottosuolo carsico utilizzando stavolta la riserva di Grotta Conza, una cavità accessibile senza alcuna difficoltà, gestita da personale esperto del CAI, una delle più adatte per i bimbi di scuola elementare.
Con la prima escursione abbiamo fatto conoscenza del rimboschimento di pini delle pendici di Punta della Moarda, con la seconda siamo andati in grotta e con la terza abbiamo fatto notare ai ragazzi la differenza tra il bosco artificiale ed una lecceta naturale.
Come negli anni precedenti i risultati non sono mancati e l'interesse suscitato dalla scoperta di questi ambienti ed il loro collegamento con momenti felici di gioco, di movimento e di scoperta, ci lascia pensare che nel loro futuro i bimbi avranno un riguardo migliore per la natura ed un interesse maggiore per i suoi contenuti.
Le nostre escursioni sono state nellordine:
Contatti: artemisianet@tin.it
Haus : Artemisia