Escursioni Iblei (1) |
Artemisia |
Giovedì 3 aprile 2003 scheda per l’escursione didattica con la SMS
Cesareo di Palermo
di Concetta Marcianti
iblei indice | Artemisia indice | email: artemisianet@tin.it |
I Pantani si trovano lungo un tratto di costa compreso tra
Noto e Pachino, sono uno degli ultimi esempi di ambienti palustri salmastri in
Sicilia. Gli unici della zona che sono stati risparmiati dalle bonifiche.
La zona umida è costituita da 5 stagni salmastri che
costituiscono una serie di acquitrini costieri in parte collegati tra loro: il
Pantano Piccolo, il Pantano Grande, il Pantano Roveto (il più esteso) e altri
due specchi d'acqua minori (Sichilli e Scirbia). Di questi solo uno (il Pantano
Piccolo) non resta mai a secco. La
profondità dei pantani non supera
i 2 metri. La variabilità nelle concentrazioni saline e nel livello dell'acqua
che caratterizza i pantani è determinata da un equilibrio tra gli apporti
stagionali di acque dolci meteoriche ed il collegamento sotterraneo con il mare.
La differenza di salinità tra stagni anche adiacenti, permette di soddisfare le
esigenze di diverse specie di uccelli ed animali acquatici.
La costa è rocciosa nella parte Nord e il tratto di mare
antistante presenta fondali ricchi
di forme di vita. La roccia è una calcarenite grigiastra che si interrompe in
due calette e a sud cede il posto ad una lunga spiaggia di sabbia fine. La
spiaggia conserva ancora le dune costiere in parte protette dalla tipica
vegetazione dunale Di fronte alla parte centrale della
riserva emerge, a circa 150 metri dalla costa l'isolotto di Vendicari
luogo tranquillo per gli uccelli marini come i gabbiani e i marangoni.
Fauna
Sono moltissimi gli uccelli che approfittano delle risorse alimentati dei Pantani. Alcuni sono stanziali altri invece usano l’area come luogo di sosta nel viaggio di migrazione tra l’Africa e l’Europa altri ancora sono solo occasionalmente presenti.
Fra le specie che frequentano la riserva una delle più appariscenti è il Fenicottero che si riconosce per il colore rosa delle ali, per il collo lungo e sinuoso, per le lunghe zampe e per il caratteristico becco tozzo rivolto verso il basso, con il quale filtra l'acqua catturando i piccoli invertebrati. Il Fenicottero appartiene alla famiglia Phoenicopteridae.
Altro trampoliere è la Spatola caratterizzato da un
uniforme piumaggio bianco, da un becco lungo appiattito all'estremità con cui
l'animale setaccia il fango muovendo regolarmente il capo da sinistra a destra.
La Spatola si può osservare in Sicilia durante i periodi di passo, anche se
qualche individuo si ferma per tutta la stagione invernale. La Spatola
appartiene alla Famiglia dei Threskiorcornitidae.
Il Cigno reale è sempre più frequente alle nostre
latitudini mentre un tempo era solo occasionale. Nidifica nell'Europa centro
settentrionale e in Asia minore e durante l'inverno effettua piccoli spostamenti
dalle aree di riproduzione.
In primavera e in autunno Vendicari si popola di numerosi uccelli di ripa, piccoli trampolieri osservabili lungo gli argini degli specchi d'acqua e in prossimità delle dune costiere.
Questi uccelli sostano in raggruppamenti più o meno
numerosi e si muovono continuamente sulla battigia alla ricerca di piccoli
invertebrati che catturano immergendo il becco nella sabbia. Tra questi si
riconoscono il Gambecchio nano. È un piccolo uccello di 14 cm, dal piumaggio
bruno nelle parti superiori e bianco ventralmente, che nidifica nelle coste
settentrionali dell'Europa e trascorre i mesi invernali nel bacino del
Mediterraneo in una vasta area a sud del deserto del Sahara. Famiglia
Scolopacidae.
Altre specie limicole più comuni sono la Pettegola, specie
molto rumorosa dalle zampe rosso arancio, il Piovanello pancianera chiamato così
per la grande pancia nera del ventre, che ne caratterizza il piumaggio estivo,
la Pittima reale e la Pittima minore, uccelli lunghi con zampe e becco molto
vistosi.. È anche presente il Chiurlo maggiore, un uccello di medie dimensioni
dal piumaggio color sabbia con striature più scure su tutto il corpo
caratterizzato da un becco lungo e rivolto verso il basso. Facile da rinvenire
durante i periodi di passo, si ferma anche nel periodo invernale, mentre
nidifica in tutta l'Europa. Famiglia Scolopacidae
Simbolo di Vendicari è la Volpoca. Ha caratteristiche intermedie tra le oche e le anatre (Famiglia Anatidae,). È una grossa anatra riconoscibile per la testa verde smeraldo e per la presenza di una striscia marrone chiaro che attraversa il petto per tutta la lunghezza. Il maschio si distingue dalla femmina per la caratteristica protuberanza del becco che è di colore rosso intenso. Questa specie transita in Sicilia e sverna oltre che nel bacino del Mediterraneo anche in Asia minore, in India e in Cina.
Altri Anatidi sono il Mestolone, caratteristico il suo
becco allargato, la Moretta tabaccata dal piumaggio marrone intenso contrastante
col sottocoda bianco e il Germano reale riconoscibile per la testa verde e lo
specchio dell’ala blu.
La Cicogna bianca, la Cicogna nera (Ciconidae) e la Gru (Gruidae)
compaiono nel periodo di passo. Altri ospiti assidui dei Pantani sono l'Airone
cenerino e l'Airone rosso, la Garzetta (Ardeidae), l'Avocetta (Recurvirostridae).
Il Gabbiano corallino, il Gabbianello, il Gabbiano roseo e il Gabbiano corso (Laridae)
svernano nel Mediterraneo e si concentrano sulle coste siciliane durante
l'inverno quando le condizione del mare sono cattive.
Tra i nidificanti si ricordano il Fratino, la Gallinella
d'acqua, il Porciglione, la Folaga e il Tarabusino, queste specie si riproducono
nella parte a settentrione della Riserva frequentano il folto canneto e la zona
umida.
Flora
La vegetazione dei pantani è tipica di quelle specie che hanno sviluppato ed evoluto particolari adattamenti per tollerare la salinità dei suoli e le variazioni stagionali del livello dell'acqua.
Le aree periferiche sommerse durante il periodo invernale, sono ricoperte da una bassa macchia in cui predominano diverse specie di chenopodiacee. Famiglia vegetale tipica delle zone salmastre. Entrando all'interno di queste formazioni si nota che il suolo umido e fangoso è ricoperto da uno strato di sale dello spessore di qualche millimetro. Gli arbusti più frequenti sono la Salicornia glauca e la Salicornia fruticosa, due generi simili dai caratteristici fusti articolati e carnosi e apparentemente privi di foglie. C'è anche la Salicornia radicante più piccola che forma con le sue ramificazioni striscianti, un tappeto circolare. A queste si accompagnano specie erbacee tipiche dei prati umidi salmastri come il giuncastrello di Barrelier e il limonio comune.
Lungo i canali e nelle zone più stagnanti degli acquitrini si estende un fitto intreccio di piante palustri come Giunchi, Carici e Cannucce.
Nelle zone più lontane dai Pantani dove il suolo si fa meno salato si osservano aree di macchia mediterranea in cui sono presenti l'Olivastro, il Mirto e la Palma nana.
Nelle aree a ridosso del mare il suolo è roccioso ed è caratterizzato da una vegetazione povera costituita da piccoli arbusti con caratteristico aspetto di cuscino spinoso come lo Spinaporci e l'aromatico Timo.
La vegetazione delle dune sabbiose a ridosso della spiaggia ospita grossi arbusti come il Ginepro coccolone, pianta delle coste siciliane dal tronco strisciante. Altre specie diffuse sulle dune appartengono al gruppo delle Graminacee che con il loro apparato radicale contribuiscono alla solidità delle dune. Tra le specie presenti nell’area ricordiamo la Gramigna delle spiagge, Ammophila litoralis, il Cyperus delle spiagge, il Ravastrello (Cakile maritima) e l'Eringium maritimum.
Tra gli invertebrati sono interessanti le larve di insetti che vivono e si sviluppano sotto la sabbia, a spese degli apparati radicali delle piante dunicole. In questi ambienti si trovano diverse specie di insetti che si nutrono di materiali organici in decomposizione tra cui coleotteri tenebrionidi.
Nei pantani vivono invece piccoli crostacei di acque
salate.
La riserva di Vendicari è stata istituita nel marzo del 1984 ed è una Riserva naturale Orientata. Con una estensione di 1512 ettari. Occupa una stretta striscia di terra di larghezza variabile tra i 200 e i 300 metri per una lunghezza di oltre 8 km. dalla foce del fiume Tellaro, a nord sino alla stazione ferroviaria di San Lorenzo, a sud. La finalità di questa riserva è quella di consentire la sosta e la nidificazione dell'avifauna e la protezione ed in parte anche il ripristino della vegetazione psammofila e mediterranea.
Torna a Iblei ............... Indice tre giorni scuole............sentieristica