Le raccolte temporanee d'acqua.
Escursione alle pendici di Monte Cofano - Lunedì 8 dicembre 2003
Il gorgo Cofano in pieno invaso
il gorgo Cofano in prosciugamento con fioritura di Ranunculus baudotii
Limnologia
Le acque astatiche sono l'insieme dei bacini soggetti a forti variazioni di livello idrometrico e a periodi di totale prosciugamento; hanno queste caratteristiche le raccolte temporanee d'acqua. Le pozze temporanee si possono distinguere in due diversi insiemi: le pozze primaverili, che trattengono l'acqua soltanto due o tre mesi, e le pozze autunnali che sono umide per otto nove mesi e asciutte due o tre.
Una caratteristica che distingue gli stagni dalle pozze temporanee è che queste ultime non hanno una permanenza d'acqua sufficiente a far sviluppare una comunità di piante acquatiche oppure faune d'acque permanenti. Le condizioni fisico-chimiche delle raccolte temporanee d'acqua sono molto variabili: le temperature dipendono dalle ore di insolazione della pozza, dalla profondità dell'acqua, dalla presenza o assenza di copertura vegetale, dall'esposizione. può avere anche forti oscillazioni giornaliere. La salinità pur rimanendo sempre compatibile con la vita degli organismi d'acqua dolce, aumenta generalmente con l'alternarsi dei periodi umidi e secchi per apporto di sali ed evaporazione del solvente.
Vita nelle acque temporanee
Gli organismi acquatici che popolano le acque temporanee sono in grado di superare periodi più o meno lunghi di prosciugamento grazie a particolari forme di resistenza come cisti, spore e semi.
La componente autotrofa
Componente che è in grado di sintetizzare i nutrienti per fotosintesi, è costituita da alghe. Le alghe delle pozze temporanee sono in grado di superare la fase asciutta producendo anche loro cisti di resistenza che germoglieranno al ritorno dell'acqua. Tra queste alghe sono anche i cianobatteri, organismi di origine antichissima e primi responsabili della presenza di ossigeno nell'atmosfera terrestre. Le alghe si distinguono in macroalghe e microalghe; le microalghe possono essere plantoniche (fitoplanton) o bentoniche (perifiton), le macroalghe sono spesso filamentose e rivestono i sedimenti del fondo.
La componente eterotrofa
La fauna delle pozze temporanee annovera organismi di origine antica che hanno avuto scarsi cambiamenti evolutivi. Tra i gruppi sistematici che meglio caratterizzano la fauna delle pozze troviamo i crostacei più arcaici tutt'ora viventi appartenenti al gruppo dei branchiopodi: Anostraci, Notostraci, Concostraci e Cladoceri. Gli Anostraci e i Concostraci si ritrovano fossili dal Devoniano (400 milioni di anni fa), i Notostraci dal Permiano (290 milioni di anni fa). Sembra che sia stata la comparsa dei pesci, nelle acque dolci del Devoniano, a causare il declino dei branchiopodi dalle acque permanenti relegandoli a quelle temporanee. Altri crostacei molto diffusi in questi ambienti appartengono a due vasti gruppi sistematici: Copepodi e Ostracodi. Altri animali delle pozze temporanee sono i Rotiferi, generalmente planctonici che si nutrono di microalghe, e gli insetti.
Le strategie adattative della fauna delle pozze temporanee
Residenti svernanti
- i crostacei, i vermi piatti e i briozoi superano la fase avversa estiva producendo uova durature che rimangono vitali dei sedimenti asciutti. Oligocheti, sanguisughe e molluschi rimangono nel fango umido con uno strato protettivo di muco.
Svernanti con reclutamento primaverile
- Insetti: Ditteri e Coleotteri. La deposizione delle loro uova necessita di acqua, gli adulti si disperdono nel periodo asciutto
- Insetti: Tricotteri ed Efemerotteri. Gli adulti depongono le uova nel bacino asciutto.
Non svernanti migranti in primavera
- Emitteri: Notonetidi, Corixidi. Nella stagione favorevole, umida, si diffondono in acque astatiche. Superano la stagione sfavorevole e si riproducono
in acque permanenti.
Pendici del Cofano
Alle pendici di Monte Cofano, versante che da sul Golfo di Cornino, si incontrano alcune effimere pozze in roccia all'interno del palmeto a Chamerops humilis. Queste appartengono alla categoria delle pozze primaverili. il Gorgo Cofano si trova a 250 metri di quota su un substrato argilloso. Per la durata dell'invaso si può includere tra le pozze autunnali. Il Gorgo Cofano presenta fenomeni di eutrofizzazione cioè di progressivo incremento dello stato trofico dovuta alla presenza di mandrie pascolanti. Ospita una vegetazione di Ranuncolo acquatico (Ranunculus baudotii) ed una popolazione di Branchiopodi: Anostraci e Notostraci. Le pozze in roccia ospitano invece prevalentemente Cladoceri, Copepodi e Ostracodi, ma anche Concostraci. Il rilievo di M. Cofano è costituito da rocce calcaree mesozoiche, il suo isolamento orografico ha determinato la differenziazione di alcuni endemismi botanici. Lungo la costa rocciosa che circonda il promontorio è osservabile, quasi senza soluzione di continuità, il cosiddetto marciapiede a Vermetidae che è una forma di barriera biocostruita da molluschi che cementano la loro conchiglia al substrato nella fascia intertidale. Le pareti calcaree in prossimità del mare ospitano una interessante flora rupestre che verso il mare cede il posto a flora alofila con Limonium sp. e Crithmum maritimum(Finocchio marino). Splendidi, a fioritura primaverile, gli Asteriscus maritimus. Relitti di associazioni vegetali disturbate dai frequenti incendi sono esemplari di Teucrium fruticans ed Erica sp., dominano l'associazione la palma nana e la prateria di Ampelodesmos mauritanicus