Sentieri della Valle dello Jato e Piana degli Albanesi ## altre schede


Sentieri individuati dal gruppo valorizzazione dell'AAPIT di Palermo e segnati con picchetti e tabelle segnavia in legno di colore giallo e verde. L'AAPIT ha anche pubblicato contestualmente la scheda di visita n°12 dal titolo "Tra storia e natura nella Valle dello Jato"; che è ancora reperibile presso gli uffici dell'Azienda in Piazza Castelnuovo. Una nuova edizione 2002 è la scheda n° 1 della collana "percorsi storici e naturalistici del'Alto Belice Corleonese". Frecce in metallo, sulle principali strade asfaltate nel territorio dei comuni in cui ricadono i percorsi, indicano i punti di partenza dei sentieri. Tabelloni in forex, con carta topografica e disegno panoramico, sono stati collocati dietro la Chiesa della Madonna Odigitria a Piana degli Albanesi e all'inizio del sentiero per Grotta Grande a San Giuseppe Jato. A distanza di anni dalla realizzazione la segnaletica è in parte scomparsa per assenza di manutenzione, consigliamo quindi gli escursionisti di fornirsi di buona cartografia.

Sentieri segnati:

Abbiamo suddiviso i sentieri in gruppi geograficamente omogenei. Di ciascun sentiero si indicano tempo di percorrenza, dislivello e punto di partenza. Segue una breve introduzione al tema naturalistico o culturale delle escursioni. Dove è scritto "vedi cartografia" è possibile accedere ad un frammento di carta in scala 1:50000 edita dall'Aapit di Palermo nell'ambito delle iniziative per il Patto Territoriale Alto Belice Corleonese.


Sentieri del Gruppo La Pizzuta - Serra del Frassino (vedi cartografia)

  • Scala della Targia - 1h 30min, 3,9Km,100 m salita, 170 discesa. Dall'abbeveratoio della Targia a Portella della Ginestra
  • Alle Neviere dall'Abb.toio della Targia - 1h 15min, 3,2Km, 300m di dislivello
  • Alle Neviere da Portella della Ginestra - 1h 30min, 3Km, 360m dislivello
  • Alle Neviere da Piana degli Albanesi - 1h 40min, 2,6Km, 430m di dislivello

La Pizzuta (1333m) è la cima più alta dei "Monti di Palermo" e forma, insieme a Maja e Pelavet (1279m) e alla Serra del Frassino (1310m), un gruppo di cime che racchiudono una valle orientata a nord. Queste caratteristiche geografiche determinano un microclima più fresco e con concentrazione di precipitazioni. E' un luogo in cui la neve si conserva per più tempo. Quest'ultima proprietà, fino a non moltissimi anni fa, era sfruttata per la produzione di ghiaccio raccogliendo e pressando la neve all'interno di conche costruite appositamente: le Neviere. Il versante ovest della Pizzuta, a circa 1250m di quota, ospita una stazione di Agrifogli (adesso quasi completamente distrutta dall'ultimo incendio). Gli Agrifogli sono piante "arcaiche" che, secondo alcuni autori, formavano boschi nel terziario e  che oggi invece sono localmente abbondanti solo come sottobosco.


Sentieri che portano a Jato antica: (vedi cartografia)

  • Dalla Scala di Ferro - 1h, 2,2 Km, 270m disl. Partena dalla SP34
  • Dal cimitero vecchio - 1h - 15min, 2,4Km, 340m disl. Partenza da San Giuseppe Jato
  • Dai "Militi" - 55min,2Km,330m disl. Partenza da San Cipirrello

Il pieghevole dell'AAPiT, "Tra storia e natura nella Valle dello Jato" ,da una ampia ed esauriente trattazione dei risultati della ricerche archeologiche sulla Antica Jato condotte da un gruppo di archeologi svizzeri guidati dal Prof. Isler. Jato è stata un insediamento di origine preistorica, forse Elima, poi una città ellenistica prospera e infine un importante e popolato centro agricolo musulmano distrutto da Federico II nel 1246. Gli scavi hanno portato alla luce soprattutto il periodo ellenistico della città con il teatro, il bouleterion, case a peristilo, templi e una grande piazza con i portici. La maggior parte di questi edifici sono stati costruiti tra il V sec.a.C e il I sec. d.C. Le tracce più recenti sono ovviamente quelle medioevali del XIII secolo d.c.

Sentieri del gruppo M. Mirabella - M. Dammusi:

  • Feudo della chiusa - 45min, 2,5Km, 100m dislivello, Partenza da Masseria La Chiusa
  • Grotta Mirabella - 1h 20min, 2,2Km, 350m di dislivello. Partenza da Masseria La Chiusa
  • Zotta 'i chianti - 2h 10 min, 4Km, 500m in salita, 120 in discesa. Partenza da Masseria La Chiusa
  • Masseria Procura - 1h 30 min, 3,5Km, 120m salita, 80m discesa. Partenza da Masseria Dammusi
  • Valle Pomo Punte di Cuti - 1h 45min, 2,8Km, 550m dislivello. Partenza da Masseria Dammusi
  • Valle della Lupa Punte di Cuti - 2h, 3Km, 550m dislivello. Partenza da Masseria Dammusi

Il Pizzo Mirabella ha una via classica di alpinismo di III e IV grado di difficoltà. La Grotta Mirabella è un relitto di condotta freatica carsica  (galleria a sezione circolare che si forma per scorrimento di acqua in pressione)antichissima. In essa sono state rinvenute pitture rupestri preistoriche. La Masseria Procura prende il nome dall'antica Procura della Corte, una sorta di Dogana sulla Regia Trazzera della Cannavera, dove avveniva la raccolta di tributi. Le Punte di Cuti prendono il nome dalla loro natura quarzarenitica che era usata per ottenere la pietra cote per affilare le lame di metallo.


Altri sentieri:

  • Da Portella della Ginestra a Monte Pagnocco -  1h, 2,8Km, dislivello 100m discesa, 110m salita
  • Da Masseria Signora a Monte della Fiera - 1h 50min 2,8 Km, 486m di dislivello
  • Mulino Giambascio - 50min, 2,8Km, 128m dislivello. Da San Cipirrello
  • Mulino del Principe - 30min, 1Km, 100m dislivello. A nord di San Giuseppe Jato.
  • Regia Trazzera della Cannavera - 3h 45min, 6,5Km, 250m salita, 500m discesa. Da Contrada Dammusi a Giacalone
  • Alla Grotta "U Rannu" 30min, 700m, 70m salita,30m discesa.

Portella della Ginestra (850 m) è la sella di tra i Monti Pelavet e Kumeta, luogo conosciuto per la strage operata dalla banda Giuliano, nel 1947, contro la folla che tradizionalmente si radunava per la festa dei lavoratori del I° maggio, da pochi anni di nuovo permessa dopo la fine del fascismo. Undici morti e numerosi feriti sono stati il risultato di un attacco con la mitragliatrice alla folla radunata. Il contesto storico è la lotta dei contadini poveri e dei braccianti per la riforma agraria, per la divisione dei latifondi e delle terre coltivabili. Gli agrari e la mafia, spaventati dall'occupazione delle terre e dal successo di socialisti e comunisti alle prime elezioni del dopoguerra, affrontarono il movimento contadino con metodi terroristici: la strage di Portella, l'omicidio di sindacalisti (Rizzotto, Li Puma, Cangelosi), atti intimidatori alle sedi di cooperative e dei partiti di sinistra. A Portella la banda del bandito Giuliano dimostrò di stare anche lei dalla parte degli agrari e della mafia

Altri sentieri su Monte Jato:

  • Per il Santuario di San Cosmo - 1h 10min, 2,5Km, 230m salita, 90m discesa. Partenza dal paese di San Cipirrello.
  • Per Grotta Grande - 30min, 500m, 110m di dislivello

Sentiero Italia vedi

  • Percorre la regia trazzera dalla Cannavera, Cozzo Busino, N contrada Mirabella e Sperone Mirabella, Portella del Garrone, Piana degli Albanesi, O Lago di Piana, diga di Honi, pendici N di Monte Maganoce, Monte Giuhai, Monte Leardo, Ponte Arcera, Valle dell'Arcera (vedi anche: Bosco Ficuzza e pizzuta)

Alcune Mete dell'escursionismo classico attraverso sentieri non segnati

  • Pizzo Mirabella Per lo Sperone Mirabella dalla SP 20 a Portella della Paglia

  • Monte Kumeta Da Diga di Honi e Piani di Kumeta

  • Costa di Carpineto Dalla SP 89 o da Piana degli Albanesi

  • Punte della Moarda Da Altofonte o dalla SP38

  • Monte Matassaro Renna Da Giacalone o da Mass.a La Chiusa

  • Pizzo della Nespola Dalla SP 20

  • Costa Lunga e Bosco di Aglisotto. Da Villa Renda o dalla SS186

  • Monte Crocefia e M.Gradara da Borgetto

  • Monte Signora da Masseria Dammusi

Curiosità geologiche:

Travertino


Tra la Masseria La Chiusa e la Masseria Procura, a sud di Pizzo Mirabella, sono visibili due grandi blocchi di travertino. I travertini dello Jato sono rocce recenti formatesi per incrostazione di carbonato di calcio in corrispondenza di risorgenze carsiche che sono in parte ancora attive. Il travertino si forma in poco tempo laddove acque sovrassature in Carbonato, provenienti dal sottosuolo, una volta all'esterno a contatto con l'atmosfera, liberano il biossido di carbonio che è in esse disciolto e lasciano precipitare carbonato di calcio. Quest'ultimo incrosta tutto ciò che si trova a contatto con l'acqua della sorgente. Nel travertino sotto la Masseria Procura si trovano infatti impronte di foglie e rami soprattutto di salicone, un arbusto che ancora cresce negli impluvi della zona.


Bitume della Grotta Grande

Sulle pareti e al soffitto della Grotta Grande, che si apre alla base di M Jato nel versante di San Giuseppe, vi sono fuoriuscite di bitume, un idrocarburo molto viscoso che migra lentamente tra fratture e diaclasi delle rocce. In estate, con l'aumentare della temperatura, il bitume diventa più fluido e prende a scorrere meno lentamente. 

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Artemisia (inizio)

Sentieristica in Sicilia

informazioni:

Per indicazioni più precise sui percorsi, segnati e non, si rimanda ad una richiesta specifica all'indirizzo di posta elettronica

artemisianet@tin.it