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Monti delle Madonie: percorsi e introduzione naturalistica

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Itinerari:

Pizzo Carbonara m1979 (vedi cartografia)

Accessi principali all'altopiano carsico:

da Piano Battaglia(sud) per un sentiero che sale a tornanti tra faggete e radure fino al bivacco CAS di pizzo Scalonazzo, da qui ad est si vede la tomba del cane Argo e a Nord la cima del Pizzo Carbonara, raggiungibile aggirando alcune doline. Altra possibilità è raggiungere la Battaglietta, quindi risalire il Vallone Zottafonda e proseguire per Piano della Principessa.

da Isnello(nord) percorrendo la ripida e suggestiva Valle Trigna in cima alla quale è l'ultimo màrcato in uso delle Madonie che sia raggiungibile soltanto a piedi. Da qui si può continuare l'ascesa verso sud est per Piano Lungo, oppure per la Valle Pelata fino alla cima del Carbonara in circa 5 ore di escursione.

da Castelbuono(nord-est) si può salire a Piano Sempria per boschi misti, castagneti e leccete con sottobosco di agrifoglio. Da qui si puossono raggiungere Piano Pomo, dove è il famoso gruppo di agrifogli di straordinarie dimensioni, e Cozzo Luminario m1512. Da quest'ultimo si può proseguire per Croce dei Monticelli e l'altopiano del Carbonara

Segnaletica a punti rossi del CAI

Monte Quacella m1869 (vedi cartografia)

Anfiteatro di dolomie mesozoiche caratterizzato da ripidi versanti franosi, ghiaioni e conoidi. Ricco di flora endemica, soprattutto nel versante sud ovest e di faggete, soprattutto nel versante nord est. Il Vallone Madonna degli Angeli, alle pendici meridionali del monte, è un intreccio di situazionimolto interessanti e molto studiate sia dai geologi che dai geobotanici. Abbiamo un contatto litologico tra arenarie arcosiche e carbonati mesozoici, e contemporaneamente l'intersezione di areale tra il faggio, il leccio, nonchè gli ultimi venti esemplari di Abies nebrodensis.

La cresta dalla Mufara alla Quacella è percorribile in sicurezza solo se attrezzati con una corda di circa 30m e materiale per armi naturali.

Torrente Vicaretto da m699 a m344

L'escursione segue il Letto del Torrente da Case Cartiera a Ponte Paratore. Occorre il costume da bagno ed uno spezzone di corda di circa 30 metri per superare in sicurezza alcuni salti verticali. Solo per esperti.

Nessuna segnaletica

Monte Ferro m1906

Rilievo di carbonati di piattaforma mesozoica. Accessibile facilmente dalla Battaglietta per il vallone Zottafonda e poi per pendio pietroso fino alla vetta. Più interessanti per l'escursionismo sono il giro del versante est da Case La Pazza fino a Piano Pomo (Agrifogli Giganti) o viceversa, ed il giro del versante nord, vallone Zottafonda, Fosso della Minnonica (interessantissimo pozzo carsico), Pizzo Santo Stefano. Stupenda la faggeta del versante settentrionale.

Nessuna segnaletica

Contrada Pomieri m1300

Zona di bosco mesofilo caducifoglie a Quercus petreae. In alcune radure cresce il tulipano selvatico giallo Tulipa sylvestris. Procedendo in Direzione del San Salvatore si Passa Per Portella Mele (Sentiero Italia) e si attraversa su sentiero ben evidente la faggeta del versante Est con radure. Se invece si scende verso nord si può raggiungere la Gola di Palma e Canna (sotto Pizzo Canna) con interessante vegetazione ripariale. 

Nessuna segnaletica ###descrizione di un percorso

Monte San Salvatore m1912 (vedi cartografia) ### (scheda)

Rilievo di arenaria silicea che si presente come una cresta arrotondata che si allunga Est - Ovest. Entrambi i versanti ospitano faggete. Impenetrabile quella settentrionale, Curata dalla forestale e percorsa da stradelle invece quella meridionale. Una piccola Sella lo separa dal rilievo Madonna dell'Alto ove sorge un piccolo eremo  costruito nel 1700, meta di processioni da Petralia sottana. Dalla Portella un'antica mulattiera scende a Petralia.

Segnaletica incompleta  vedi anche

Pizzo Dipilo m1385 (vedi cartografia)

Forma un gruppo di rilievi carsici isolati insieme a Monte Puraccia, Monte Macabubbo e Pizzo Punti. Interessante per la speleologia: in quest'area si aprono il Pozzo Puraccia (-50m), l'Abisso Ciacca (-110m) e la Grotta dei Panni. Vi sono anche doline a pozzo con ingresso labirintico accessibile, condotte freatiche fossili messe a nudo dall'erosione. In cima al Dipilo c'è una lecceta relitta. Il percorso consigliato è la traversata da Gratteri ad Isnello passando dalla sella alle falde di Pizzo Punti. le pareti verticali del Pozzo Puraccia ospitano la più spettacolare popolazione madonita di Phillitis scolopendrium, una felce che necessita di clima fresco e costantemente umido.

Segnaletica inaffidabile

Monte dei Cervi m1794 (cartografia e scheda)

Piano della Battaglia di Polizzi è un ampio ed erboso piano carsico (polje) circondato da faggete e rilievi calcarei. Vi si accede facilmente da Portella Colla (SP 54 tra Collesano e Polizzi) per stradella e sentiero. Da qui si può proseguire per Monte dei Cervi attraversando le contrade Vallone Marabilice e Piano della Madonna, tra faggete e radure.

segnaletica incompleta

Pizzo Catarineci m1660 (vedi cartografia)

Rilievo di arenarie arcosiche alle cui falde sgorgano sorgenti rinomate per il loro basso contenuto calcareo.Vie d'accesso principali sono da Geraci Siculo, per Marcato Cixe e versante Nord di Cozzo Ipsi; e da Portella Mandarini, seguendo la Cresta Pizzo Argentiera, Pietra Giordano e Cozzo di Raimonda. La vetta è un'estesa pianura verde con piccoli ristagni d'acqua spesso con mandrie di cavalli al pascolo. Panorama su Etna, Nebrodi e Madonie

segnaletica incompleta

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Artemisia collabora con enti pubblici e privati nella promozione del turismo naturalistico e culturale. Le guide escursionistiche sono geologi, speleologi e naturalisti. La presente attività contribuisce alla diffusione della cultura del camminare per conoscere e tutelare.

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